Il ritorno a Castell’Alfero dopo la morte del Marchese Guglielmo VII di Monferrato

Correva l’anno 1290. Guglielmo VII Marchese di Monferrato, radunato un forte contingente di fanti e cavalieri, mosse guerra al Comune di Asti, sul quale da tempo si indirizzavano le sue mire espansionistiche, mise a ferro e fuoco il territorio e occupò molti villaggi nella zona di confine, tra i quali Castell’Alfero.

Gli abitanti del paese, terrorizzati dall’arrivo delle milizie che saccheggiavano, devastavano vigne e raccolti ed incendiavano le case, fuggirono in massa e cercarono riparo in Asti, dove rimasero a lungo in attesa che le sorti della guerra volgessero a loro favore, consentendo loro di rientrare nel villaggio.

Questo fu possibile soltanto allorché per porre fine alla politica aggressiva del Marchese, che da molto tempo turbava gli equilibri di tutta la regione, gli Astigiani ricorsero ad un accordo economico con gli Alessandrini: dietro il pagamento di 85.000 fiorini d’oro questi si impegnarono a combattere il Marchese, riuscendo in breve tempo a catturarlo e a rinchiuderlo in carcere.

Pacificato il territorio, gli abitanti di Castell’Alfero, scampati al grave pericolo, ebbero la possibilità di fare ritorno al proprio villaggio, dove ripresero la loro pacifica vita, riedificarono le molte case distrutte e diedero inizio alla ricostruzione del muro di cinta del paese. 

 

Last Updated on 20 Novembre 2024 by Admin