“Ad marchum vel libram astensis” Pesi e misure a Castell’Alfero nel medioevo.
Il comune di Asti imponeva a tutti i villaggi costituenti la “Patria astensis” di uniformarsi alle misure di peso lunghezza e capacità in uso nella “capitale”. A tal fine ogni anno i consoli di ciascun villaggio (e Castell’Alfero tra questi) dovevano portare in città i campioni dei pesi e delle misure per farli verificare e approvare da parte degli Ufficiali del Giudice delle Reve; in tale occasione, gli stessi consiglieri giuravano di controllare scrupolosamente affinché tutte le merci fossero vendute “ad marchum vel libram astensis”. Gli Statuta Revarum specificavano quali campioni delle misure dovevano essere verificati in Asti. Erano lo staro, l’emina, il quartone, lo scopello, la pinta, il quartino, il terzo e il mezzo quartino per i liquidi e gli aridi l’alna e il raso per le misure di lunghezza; la libbra, la mezza libbra, il quartirone, l’oncia e la mezza oncia per il peso. Inoltre venivano controllati anche un prototipo di stadera e uno di bilancia.
Last Updated on 18 Novembre 2024 by Admin